Il Salame di San Felice è un insaccato ricco di proteine, dal profumo invitante e appetitoso, dal caratteristico sapore dolce, ottenuto da carni suine selezionate provenienti esclusivamente da allevamenti locali.
Aspetto al taglio: colore rosso intenso con lenticelle di grasso di colore bianco rosato.
Il Salame di San Felice è un insaccato dalle qualità organolettiche irripetibili: ricco di proteine, dal profumo invitante e appetitoso, dal caratteristico sapore dolce. Il colore rosso rubino intenso e la particolare morbidezza gli derivano dalle carni suine selezionate provenienti esclusivamente da animali allevati sul territorio e dall'uso, nell'impasto, di vino rosso, rigorosamente lambrusco.
Allevamenti nei quali non si perde di vista il benessere degli animali nella salvaguardia dell'ambiente, la loro corretta alimentazione e, non ultimo, il rispetto della giusta età di macellazione.
Il Salame di San Felice si lega alle caratteristiche del territorio della Bassa Modenese, terre di acqua, nebbie e umidità che contribuiscono alla corretta "maturazione" del prodotto, dove i componenti naturali reagiscono senza sopraffare l'uno sull'altro; infatti al di fuori della Pianura Padana, la corretta stagionatura necessita di maggiore quantità di sale, che rende i salumi più sapidi.
Le carni selezionate per l'impasto, che provengono da alcuni tagli della mezzena del maiale, sono macinate insieme al grasso e dopo essere state debitamente salate "a secco", "messe in concia" e mescolate vengono insaccate utilizzando i budelli dello stesso animale, opportunamente lavati e dissalati. Da qui la caratteristica forma cilindrica più o meno marcata, mentre la lunghezza del salame varia in funzione delle scelte aziendali.
Il prodotto fresco così ottenuto viene legato seguendo il metodo tradizionale per dare al salame l'aspetto tipico e per permetterne l'appendimento nelle apposite giostre; dopo essere stato messo ad asciugare in appositi locali possibilmente posti al primo piano dello stabile per circa una settimana, subisce il processo della stagionatura per un periodo che varia in base alla tipologia degli impianti a temperatura e umidità controllata, per la durata di circa 3 - 4 mesi.
Il salame ha origini molto antiche: già in tempi remoti vi era la necessità di conservare a lungo la carne, alimento indispensabile per il sostentamento, mediante l'utilizzo di conservanti assolutamente naturali quali il sale e le spezie.
La testimonianza dei primi "branchi" di suini risale ai tempi degli etruschi e, nell'età romana, tempo in cui il maiale veniva normalmente allevato in ogni famiglia, la Valle Padana era già rinomata per i suoi allevamenti, con gli animali ricoverati nelle porcilaie solo al momento del parto delle scrofe o nei mesi più freddi. Fu infatti nelle case rurali della nostra pianura che vennero messe a punto le tecniche della salagione e della stagionatura delle carni, radicatesi in seguito in Italia ed in Francia.
Nell'epoca rinascimentale, il salame compariva, con sempre maggior successo, tra le pietanze imbandite in occasione dei fastosi banchetti che animavano i palazzi di quel tempo.
Il marchio di tutela "Salame di San Felice" è stato realizzato dalla Camera di Commercio di Modena in collaborazione con il Comune di San Felice sul Panaro che ha svolto l'importante ruolo di collegamento con i produttori aderenti.
Tradizionalmente viene consumato a fette sul pane, presentato assieme ad altri salumi rappresenta un valido antipasto della cucina tradizionale modenese, tagliato a fette larghe e rigorosamente in senso obliquo, si accompagna perfettamente al tradizionale "gnocco fritto".
Caratterizzato da un profumo particolarmente invitante e da una morbida consistenza è molto apprezzato per gli spuntini della merenda durante tutto l'anno.
Prima di procedere al taglio, è consigliabile spellarlo, per non far penetrare all'interno, con la lama, le muffe della pelle.
Informazioni turistiche: Modenatur
La zona di produzione e confezionamento del Salame di San Felice è rappresentata esclusivamente dalle località comprese nei territori dei comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio e San Prospero sulla Secchia appartenenti alla provincia di Modena.